La
caratteristica dominante dell'adolescente è chiudersi in se
stesso.
Mentre
da bambino il figlio racconta tutto e si fa fatica a
farlo star zitto, quando entra nella fase adolescenziale risponde per
monosillabi, oppure urla invece di parlare.
Per
l'adolescente è una situazione frustrante, ma per il genitore
non lo è meno.
Ecco
5 consigli da seguire per “imparare” a comunicare con un
figlio adolescente.
- Prendete l'abitudine di chiacchierare in modo informale
Anche
quando non avete nulla di particolare da dirvi, cercate di creare un
dialogo informale in momenti in cui state svolgendo un lavoretto
assieme oppure quando siete in macchina. Insegnategli che questi on
sono momenti da evitare, ma che possono essere piacevoli. Potreste
dire qualcosa tipo: “Lo sai che quando avevo la tua età....”
e raccontate qualche
episodio della vostra vita divertente.-
Un adolescente va ascoltato attentamente e non va interrotto mentre parla. Se arriva a dirvi “Non mi fai parlare”, avete già perso punteggio. Quando rispondete alle sue osservazioni, cercate di essere flessibili anche se non siete d'accordo con ciò che ha detto. Dimostrate che siete ragionevoli, e sarà più probabile che non vi dica solo le cose che sa vi fanno piacere, per poi fare di nascosto ciò che vuole. Potreste dire qualcosa tipo: “Capisco il tuo punto di vista, ma non credi sia meglio...”.
- Non esasperateloEvitate di portare la discussione avanti fino a sfinirli. Una volta espresso il vostro parere, chiudetela lì e lasciategli modo di riflettere. Se lo sfinite penserà solo al fatto che siete insopportabili e non valuterà quello che volevate trasmettere. Potreste dire qualcosa tipo: “Spero ci rifletterai su...”.
- Cercate di dare indicazioni e non ordiniDopo aver discusso su una questione, lasciate che sia lui a decidere come è meglio agire. Fategli sentire il peso della responsabilità di fare la scelta giusta anziché imporgliela per vederlo poi ribellarsi. Potreste dire qualcosa tipo: “Pensaci su e ne riparliamo tra qualche giorno”.
- Rimanete calmiQuesta è la fase più difficile per un genitore, soprattutto quando il figlio reagisce con rabbia o in modo sconsiderato.Non bisogna permettere che la conversazione si trasformi in un litigio.Dimostrate che lo capite e vi mettete nei suoi panni. Potreste dire qualcosa tipo: “Immagino come ti senti...”.Leggi anche:
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