Se è vero che fare il genitore è il mestiere più difficile, è anche vero che educare i figli è la parte più difficile del mestiere.
Sembra che al giorno d'oggi l'adolescenza abbia anticipato, e così ci ritroviamo atteggiamenti e reazioni che prima erano comuni ai ragazzi di 13/14 anni, in ragazzini di appena 10 anni o meno.
E' la generazione che si evolve, o l'educazione che non è più valida?
La risposta a questa domanda resterà sempre un mistero, fatto sta che le regole base di una buona educazione spesso non vengono seguite. Vuoi la stanchezza, vuoi la mancanza di tempo, i genitori sono sempre più permissivi.
Ma di quali regole stiamo parlando?
1) La regola numero 1 è che i ragazzi hanno bisogno di regole!
Sembrerà strano, data la ribellione generale che vediamo in giro, e dato che fin da bambini le regole sono motivo di litigio. Ma in verità i ragazzi che non hanno regole hanno più difficoltà a capire come gestire il loro tempo e i loro movimenti e si sentono più insicuri. L'insicurezza a sua volta genera comportamenti scorretti. E' opportuno quindi che i limiti da non varcare siano chiari a tutti in casa (per esempio regole sui limiti del linguaggio, sugli orari da rispettare, sui compiti di ciascuno e così via).
2) Le regole vanno rispettate.
Quando i genitori non dicono mai no e la danno sempre vinta ai figli, finisce che loro si comportano peggio. Gli studi dimostrano questo.
Anche le Sacre Scritture concordano con questo principio. In Proverbi 29:15 viene detto che "il ragazzo lasciato senza freno farà vergogna a sua madre".
Compatire i figli per i loro sentimenti e cedere dove si dovrebbe esser fermi, non li aiuterà. Servirà solo a danneggiarli.
3) Non correggerli se si è arrabbiati.
Le regole vannno rispettate, ma bisogna anche mostrare ragionevolezza. Ciò comporta non essere intransigenti o reagire in modo eccessivo.
Per evitar questo, mai punire un figlio in preda alla rabbia. E' meglio aspettare di essersi calmati.
Un buon metodo è prima spiegare qual'è lo sbaglio e poi spiegare il perché saranno puniti e come. Il tutto con calma...
Soprattutto nei bambini piccoli, è sorprendente scoprire quante volte non capiscono il motivo della punizione. Provate a prendere l'abitudine di chieder loro se hanno capito cos'hanno fatto di male.
4) Coerenza è la parola d'ordine.
Mai promettere un castigo che poi non verrà dato. Mai cambiare le regole continuamente.
I figli che non vedono coerenza, tenderanno a puntare i piedi quando vogliono qualcosa, essere meno ragionevoli ed essere frustrati.
Regole semplici? Solo in apparenza.
Metterle in pratica è tutt'altro che facile, ma non impossibile.
Leggi anche: Autostima sì, ma nella giusta dose
Come fare di vostro figlio un adulto responsabile
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venerdì 12 ottobre 2012
Educarli: che fatica!!
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