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mercoledì 10 ottobre 2012

Comunicare con i genitori: impossibile?

Parlare con i genitori, per i figli, può essere difficile almeno quanto lo è per i genitori farlo con loro.
Molti ragazzi ci provano a modo loro, ma non si sentono ascoltati e soprattutto non si sentono capiti.
Il risultato è che semplicemente smettono di farlo.
Ma è davvero la cosa più saggia? Chiudere le linee di comunicazione, aiuterà?
L'esperienza dimostra di no, per due motivi fondamentali:


Primo, per quanto ai figli possa sembrare impossibile, i genitori stanno quasi sempre dalla loro parte.
Secondo, per risolvere i problemi i figli hanno bisogno dei genitori.
Le sfide più grandi che si presentano nella comunicazione genitori-figli sono i casi in cui il figlio vuole parlare ma il genitore non può ascoltarlo (A), e quando il genitore fa domande a cui il figlio non ha voglia di rispondere in quel momento (B).
(A) I fatti dimostrano che nel primo caso, la cosa più utile è aspettare un momento più propizio al genitore, o scrivergli una lettera (opzione che viene più semplice alle ragazze).
Se ci si arrabbiasse con frasi del tipo: "Non mi ascolti mai!", si arriverebbe ad un vicolo cieco, perché il geitore si altera.
Se si smettesse di parlare per contro, si rinuncerebbe ad un aiuto che si rivela sempre tra i più validi.
(B) Nel secondo caso invece, la cosa migliore è rimandare l'argomento senza chiudere la conversazione. Per esempio, potrebbe essere il figlio a far parlare i genitori della loro giornata. In questo modo la linea di comunicazione rimane aperta e il genitore non avrà la sensazione che il figlio gli nasconde qualcosa o non vuole parlare con loro. In un secondo momento poi, quando si sentirà pronto a parlarne, la conversazione potrà essere affrontata.
Se invece si reagisse con rabbia alla chiusura del genitore, urlando qualcosa del tipo: "Lasciatemi in pace!", oltre a sentirsi stressato, il figlio si sentirebbe in colpa per la propria reazione.
Al contrario se si lasciasse forzare a parlare, il clima resterebbe teso e non gioverebbe a nessuno.
La comunicazione è difficile in ogni tipo di rapporto, ma con qualche accorgimento da entrambe le parti può essere facilitata.

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